Digitale che aiuta e che accoglie
13 Novembre, 2017
Mohammed nel suo paese era sarto e con una web app di nome Mygrants ha raccolto i 400 euro necessari per una macchina da cucire e ora lavora con altri 8 ragazzi che lavorano con lui e rifornisce un negozio di Poggibonsi con le sue creazioni. A Ouagadougou un fablab burkinabè lavora insieme a due fablab italiani per migliorare la produzione di riso e la raccolta del miele dei produttori locali.
Queste sono solo due delle storie, presentate a Bologna e Milano, di tecnologia digitale usata nell’accoglienza e nella cooperazione. A Bologna si è tenuta nella sede di Open Group “Welcome to digital inclusion“; a Milano, a BASE, gli Open Days per l’innovazione.
L’approfondimento di Pensatech sulsito di Radio Città del Capo