18 Giugno, 2020


I genitori digitali sono genitori alle prese con figli collegati alla rete, che usano giochi e app digitali.
Sono quei genitori che si chiedono: “Le relazioni online sono vere relazioni? Cosa succede quando un adolescente passa tanto tempo collegato ad internet? Si può diventare dipendenti?”

Ilaria Pietrafesa, educatrice e formatrice per Open Group, ha tenuto un webinar dedicato a questi temi all’interno della proposta online del progetto Pane e Internet, un progetto della Regione Emilia Romagna e dell’Agenda Digitale Regionale che ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle competenze digitali di tutti i cittadini.

Il webinar, che potete vedere integralmente nella registrazione sottostante, offre spunti di riflessione sul cambiamento delle relazioni nell’età contemporanea, sul significato che adottano gli spazi e i tempi digitali e su come può un genitore interagire con le nuove dimensioni relazionali agite ed espresse dai propri figli adolescenti.

Partendo dall’analisi dei mutamenti sociali e dei rapporti tra generazioni Pietrafesa mette in luce come si sono andate modificando anche le nostre relazioni e il confine tra intimo e pubblico. Il digitale amplifica questi cambiamenti, in parte già in corso, rispondendo a bisogni nuovi. Non siamo mai soli, anche se distanti col corpo, grazie (o a causa) del digitale.

Che ruolo ha il digitale durante l’adolescenza?

“Gli adolescenti sono come delle Ferrari con dei problemi ai freni” è la citazione efficace del neuroscienziato dott. Jensen.  La sperimentazione e il gioco con il limite per i ragazzi e le ragazze è fondamentale per la crescita.

A differenza di quello che sembra, il digitale, spiega ancora la formatrice, permette agli individui di socializzare. Ad esempio se i videogiochi degli anni ’80 erano soprattutto giochi solitari, individuali, ora sono sempre più giochi sociali, di gruppo, online. Lo stesso discorso vale per i social network. Così internet diventa il luogo dove gli adolescenti possono mettere in campo una sperimentazione libera, necessaria per il loro sviluppo e la loro crescita.

In cosa è diverso il gruppo digitale rispetto al gruppo in presenza?

Alcune criticità mostrate da Pietrafesa sono che il gruppo digitale è più controllabile da parte del genitore e che c’è una bassa fisicità, una minore percezione dell’empatia e quindi una maggiore possibilità di “andare oltre il limite”. Una riflessione che riguarda anche gli adulti.

All’interno del webinar sono mostrati alcuni esempi: i gruppi di Whatsapp come luoghi di ritrovo, di scambio, di sperimentazione, di crescita.
Altri gruppi online tipici dei ragazzi sono i gruppi dei gamer: lì, possiamo trovare sperimentazione, ruolo, ma anche condivisione di cultura. Per esempio, all’interno di Fortnite (gioco molto in voga al momento) è diventato anche luogo in cui i giocatori possono assistere a veri concerti, di musicisti, dj, conosciuti (il caso riportato e mostrato è quello del concerto di Travis Scott).

Raccomandazioni e suggerimenti per genitori digitali

  • Uscire dal proprio punto di vista e provare, sperimentare gli spazi di gioco e di relazione online che usano gli adolescenti
  • Stare accanto ai ragazzi e alle ragazze per mostrare loro quello che invece conosciamo noi del mondo online (scrivere una mail o un documento) ma anche per imparare da loro. Condividere.
  • Proporre alternative. Anche i videogames non sono tutti uguali: ce ne sono molti educativi, formativi, rilassanti da alternare a quelli di azione. Cerchiamo con loro app utili per tutta la famiglia.
  • Fare un uso creativo degli strumenti digitali. A scuola ma anche a casa proponiamo un’uso creativo degli strumenti digitali: foto, video, book fotografici, slideshow, narrazione. Avere un ruolo, sentirsi responsabilizzati nella creazione di contenuti, permette di acquisire competenze importanti, anche per il futuro.

Potete seguire il prossimo appuntamento con Ilaria Pietrafesa nei webinar di Pane e Internet lunedì 29 giugno “Genitori digitali: immagini digitali e sexting“.

Di cosa parleremo? Nella società dell’immagine diviene sempre più urgente interrogarsi e capire come supportare i propri figli nel percorso dell’esposizione di sé e della proprio corpo attraverso i canali mediali. Scambio di foto, Sexting, Revenge Porn sono comportamenti da capire e affrontare anche in linea preventiva.

 



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