Come abbiamo giocato con le STEAM
31 Agosto, 2021Costruire circuiti e robot con i pennarelli, giocare nel prato con il coding, costruire percorsi per trasformare i nostri robot in pirati o astronauti, la magia della led che si accende nel nostro circuito di plastilina. Tutto questo è stato “Sono Tech, sono Eco”, due settimane nel mese di giugno, dedicate alle STEAM, senza l’uso di schermi e con molti giochi all’aperto.
Sono stati coinvolti 18 bambine e bambini, tra i 6 e i 9 anni a Spazio Eco, a Casalecchio di Reno (Bologna).
Tutti i laboratori e le attività di educazione al digitale sono stati inframezzati ad attività di reciproca conoscenza, di gioco libero, di creazione del gruppo, usando anche lo spazio del parco che circonda il centro Spazio Eco e il parco pubblico che si trova sull’altra sponda del fiume.
Laboratori STEAM. Cosa abbiamo fatto:
Circuiti elettrici con la plastilina. Le creazioni di pasta conduttiva e pasta isolante vengono collegate ad una batteria e ad un led, che si accende se il circuito è correttamente costruito. Il laboratorio aveva come obiettivo quello di spiegare la conduttività dei materiali, introdurre alle basi dei sistemi elettrici come presupposto del linguaggio di programmazione binario. I lavori si sono svolti in piccoli gruppi di 2/3 bambini, che hanno lavorato insieme.
Circuiti di carta, attraverso l’utilizzo del nastro di rame. I principi introdotti durante il primo giorno vengono riproposti attraverso materiali diversi e con un lavoro singolo.
Robot con materiali di riciclo, a movimento casuale. Il materiale era stato portato dalle famiglie nei giorni precedenti e opportunamente sanificato. A piccoli di gruppi di 3-4 i partecipanti hanno dato vita al loro scarabot, prima applicando gli elementi del circuito elettrico poi personalizzandolo. Le gambe fatte a pennarello hanno dato la possibilità di creare un cartellone, con disegni casuali, per ogni gruppo.
Coding unplugged con il metodo Cody Roby. I partecipanti sono stati coinvolti nella creazione della griglia all’aperto, nell’erba, con nastro adesivo e picchetti da campeggio. Attraverso il gioco di ruolo i bambini hanno impersonificato a turno il robot che si muove sulla griglia o il programmatore che dà le indicazioni di movimento.
Cubetto. Divisi in due gruppi i bambini hanno potuto sperimentare le sequenze di programmazione vedendone l’effetto sul movimento del robot. I bambini, nello spazio aperto, hanno ripetuto l’esperienza di Cody Roby attraverso i giochi-sfida tra squadre.
Ozobot. I bambini hanno usato sia il puzzle per la programmazione dei movimenti che creato direttamente i percorsi con i pennarelli colorati.
Alla fine bambine e bambini hanno creato, con le competenze apprese nei giorni precedenti, dei “mondi” personalizzati, scenari in cui far passare Ozobot. Di volta in volta il robottino era un pirata, un unicorno oppure un astronauta. All’interno delle strutture, di cartone o plastica di recupero, i partecipanti hanno inserito circuiti elettrici e led luminosi.
I laboratori “Sono Tech, sono Eco” sono realizzati con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità nell’ambito dell’Avviso STEM2020” e partecipano all’iniziativa Repubblica Digitale promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri con l’obiettivo di combattere il divario digitale di carattere culturale presente nella popolazione italiana, per sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro, accompagnando il processo di trasformazione digitale del Paese.
Vuoi saperne di più? Sei interessato a proporre i laboratori STEAM a scuola o in un centro? Scrivici su abcdigitale@opengroup.eu